martedì 3 marzo 2015

Il bambino che perse il Treno e quindi volò


Sono sicuro che quando morirò farò come un bambino piccolo che ride studiandosi la mano,cosi con la vita che mi sfuggirà via. Perché per quanti misteri sia racchiusi in voli estremi ci sono simboli che ci portiamo dietro sempre e sopratutto dentro.  La mia vita è una meraviglia pari ad una grotta piena di pietre colorate che ad ogni ora del giorno e della notte sanno dare riflessi ed echi di vite,dimensioni,ricordi,ritorni per poter sognare. Per ognuno un motivetto di impressioni,un emozione,un addio ma la vita mia è una caverna che nessuno vede. Nessuno avanza oltre la soglia,tutto silenzio il mio vivere. Eppure sono felice. Eppure vivo cosciente del terrore che afferra i mortali. Le maschere altrui per me sono cenere. Li vedo tutti nudi. E passo le notti insonne. E vivo come un assassino non scoperto. La mia vittima? Sta possibilità,quest'incomprensione,questa sorpresa di non capire ancora perché io...E se m'afferra un pensiero di rabbia e fuoco,suicidio e cuore (dentro pagine come solito rito) ,ecco che d'improvviso so che solo la Morte in viaggio notturno,in volo potrebbe salvarmi e darmi sale di mare oscuro. Non ho perso la strada. Ho visto Soli  segreti. Lune di marmo. Morfina in dosi perfette. E se piango crolla un Mito. Se rido sorge un Dio. Sono un Dio che bestemmia e regna su un mondo di fantasmi sopra il mondo. Chi non mi capisce si sottrae ad una luce di tramonto misterico. Chi mi abbandona muore sotto il flagello inesorabile,implacabile,immenso del Karma che non perdona di veder i suoi musicanti senza degne anime a scudo. Chi mi aiuta è sollevato a livelli segreti di sentori ed coscienze che si svelano nei tempi diversi delle anime proprie d'ognuno. Quando me ne andavo per le verdi follie ero di compagnia bellica o libera. Ora muoio e vivo come un fanciullo che corre ed apre mille porte per uscire da scuola...la scuola che è la vita...nella veste esteriore si,c'e' un bambino,nella mente come fosse il Direttore,nel cuore il cielo,negli orecchi il fischio della scuola che è il grido dell'esperienza umana portata al limite,dell'odio,del terrore...fuggi da qui! Insomma! Il Vero richiama a sé gli Eroi a costo della Vita,dona l'Eterno baciando l'amarezza più solitaria...la lucida Verità è il tamburo di un Dio ormai dimenticato ma pieno di Aurore dentro i sogni.

venerdì 21 giugno 2013

Luce e ombra


Il vero grande Amore sta nella dissoluzione.
Non nella realizzazione.
E' sempre nelle tensione 
che proviamo l'appagamento più puro.

Quando tutto l'amore per il significato intimo 
con cui rivestivamo la vita si perde...
la sofferenza assume un volto mai visto
e in quell'istante nasce una devastante coscienza.
Sofferenza,coscienza.
Lo diceva bene Dostoevskij.
Grandi dolori: immense coscienze.

Dove me ne vado adesso?

Chi vive per veder scorrere nelle vene denaro.
Chi vive per competere con gli altri per sentirsi qualcuno.
Chi vive per essere uguale a tutti gli altri.
Chi vive per dimenticare.
Chi vive per mangiare.
Chi vive pensando che si esista per essere felice.

Beata umana incoscienza,quanto ti vorrei.

Abissi di eroismo
lacerano i miei orizzonti
che ormai per me non hanno più segreti.
Vedo le cose con una tranquilla verità,cosi nuda,
cosi pura,cosi assoluta
che un silenzio mi fa avvolgere tutto quanto 
come in una tomba.

In questa visione di limpida introspezione
 so che m'inganno,che non ho scampo neppure io,
nessun futuro dove riposare.

Appena in fondo alla strada 
c'e' un lampione solitario dalla luce fioca 
come fosse un opaco miraggio.
Li vicino,una casa antica custodisce 
una segreta voce femminile che canta una canzone
per ingannare il tempo e sperare.

Dove me ne vado adesso?

Io vivo per l'altrui voce dell'anima:
nel supremo inganno che anche all'uomo sia concesso
con il suono della parola,l'universale amore
che è capace di comunicare solo la musica.

Ascolto
e non sono più un uomo che vive
ma un eco che canta e inganna se stesso.

martedì 28 agosto 2012

La verità


Stiamo camminando verso la fine del mondo.
Non c'e' lavoro.
Non c'e' futuro.
Vengono inventate crisi economiche.
Vengono inventate guerre libertarie.
Muoiono suicidi lavoratori onesti.
Muoiono bambini senza acqua,cibo,medicine.
La televisione divinizzata.
Il servilismo verso tutti.
Governi di burattini.
La speranza e' sempre nella follia.
Dei ribelli.
Della Natura.
Dell'idea che sia tutto un sogno.
Anzi un incubo.
Finirà.
Stelle in ruota sopra il nostro mondo.

martedì 26 giugno 2012

Martin Eden


Ci sono vite da vivere.
Ci sono storie da raccontare.
Cicatrici da accarezzare.
Pensieri da far addormentare.
Rivelazioni per sentirsi liberi.
Sogni con cui andarsene.
Piaceri segreti da scrivere fino alla fine dell'inchiostro.

Un libro da leggere assolutamente nella vita.
Si deve leggere:

Martin Eden

di
Jack London


Quando avrete finito di leggerlo
sarete come piccoli sognatori
dalle lacrime
(di gioia o dolore non ha importanza)
perenni,
avrete dentro al cuore
verita' dolcissime
di amori cosmici.

Oltre tutto il mondo
delle parole,dei suoni,dei tempi,
c'e' Martin Eden.
Invincibile sorriso,
lacrima eterna,
tramonto d'estate,
figlio di
Jack London
e di ogni cuore
alto e solitario.

Fate ciò che vi dico
leggetelo.

lunedì 18 giugno 2012

Sopra le onde dell'abbandono



Dobbiamo essere estremamente sinceri.
Almeno con noi stessi. Almeno in questa vita.

La nostra societa' ha perso,non conosciuto mai,dimenticato
il bello,il nuovo e il semplice.
Sono imperanti masse umane di complicati senza profondita',
di razionali con l'idea di non volere punti fermi,
sono masse,non piu' seguaci di illusioni,ma illusioni loro stesse.

Abbiamo bisogno di pace.
Un antico gesto chiamato abbraccio.
Un profondo calore chiamato amore.
Un vero sguardo chiamato amico.
Un piccolo delicato suono che si possa chiamar musica.
Da queste emozioni nasce la condivisione,la comprensione,la compagnia.
Dobbiamo riappropriarci di questo.

La strada e' lunga ma poco importa.
tanto ci siamo gia' persi,siamo gia' perduti.
Se solo la mia vita potesse passar tutta dentro
un abbraccio o un amore,uno sguardo o una musica...
cosa vi racconterei...
ora non posso,non riesco,forse non voglio.

Riesco ad essere li,
visibile al vostro pensiero
sopra le segrete onde dell'abbandono della logica,

ad un passo da voi,incomunicabile.
Quindi piu' profondo che mai.

giovedì 10 maggio 2012

Tramonto

Sperare di dormire Oltre il limite della vita
per aprire gli occhi in un nuovo Io.

Bere la sostanza con cui le stelle cadenti bagnano in scia il cielo abisso.

Piangere fino a creare un mare dove poter navigare
e fuggire dalla terra del dolore.

In un altra dimensione
sono un Imperatore senza cuore
e per questo sulla vita ho supremo comando.

Il piu' grande desiderio
nella vita di un Eroe?
Morire giovane.
Non per Volonta' sua.
Non per mano altrui.
Per suprema divina volonta' del Fato.
Affinche' quell'improvviso
strappo nel respiro dell'esistere
sia una nuova cosa e un nuovo mistero da svelare.
Quando inabissarsi nell'oblio
e' inevitabilmente una necessita'
noi siamo una luce nell'abisso anche
se per i nostri occhi ci sembra d'essere tenebra nella tenebra.

Nuove danze e nuovi incanti.
Non adesso pero'.
Adesso si muore.
Cristallizzati per sempre saranno
i giovani anni,
le antiche cicatrici,
le rivelazioni di sguardi non compresi,afferrati,amati in tempo.

" Io amo coloro che non sanno vivere se non tramontando,
poiche' essi sono quelli che passano dall'altra parte."
(Friedrich Wilhelm Nietzsche)

Tramonto.

domenica 6 maggio 2012

Incomprensione



Se speri che capiscano sei fregato.

Te ne devi andare e lasciargli morire mentre pensano di vivere.
Guardi le loro facce e sono beate,senza dubbi.

Potevi raccontar loro l'Inferno
e con l'Inferno la tua carne giovane che sulla brace del destino
era stata data in bocconi succulenti
al primo amore sbagliato,
alle risse per motivi inutili,
alla scuola fatta di vaffanculo,
potevi farlo ma non sarebbe servito.

Loro sono vecchi.
Vecchi dentro.
Non hanno mai avuto vent'anni.

Vent'anni sul filo dell'abisso e un cuore che fa ombra
dalla terra dei sogni fino all'orizzonte dei Miti.

Fregatene...poi capirai.

Capirai che solo tu potevi vedere quello che loro non vedranno mai.
Neanche se vivessero
oltre te,piu' di te,dieci vite in una.

Sei un Mito,questo ti deve bastare.

Loro beati ridono e parlano,di te ridono e di te parlano?
Morti viventi.
Tu pensi solitario giorni interi,ti commuovi del tuo Inferno dove hai piantato
una rosa senza spine e senti che sei vivo.


Eroi.
Ribelli.
Immortali
Noi siamo.