lunedì 18 giugno 2012

Sopra le onde dell'abbandono



Dobbiamo essere estremamente sinceri.
Almeno con noi stessi. Almeno in questa vita.

La nostra societa' ha perso,non conosciuto mai,dimenticato
il bello,il nuovo e il semplice.
Sono imperanti masse umane di complicati senza profondita',
di razionali con l'idea di non volere punti fermi,
sono masse,non piu' seguaci di illusioni,ma illusioni loro stesse.

Abbiamo bisogno di pace.
Un antico gesto chiamato abbraccio.
Un profondo calore chiamato amore.
Un vero sguardo chiamato amico.
Un piccolo delicato suono che si possa chiamar musica.
Da queste emozioni nasce la condivisione,la comprensione,la compagnia.
Dobbiamo riappropriarci di questo.

La strada e' lunga ma poco importa.
tanto ci siamo gia' persi,siamo gia' perduti.
Se solo la mia vita potesse passar tutta dentro
un abbraccio o un amore,uno sguardo o una musica...
cosa vi racconterei...
ora non posso,non riesco,forse non voglio.

Riesco ad essere li,
visibile al vostro pensiero
sopra le segrete onde dell'abbandono della logica,

ad un passo da voi,incomunicabile.
Quindi piu' profondo che mai.

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