lunedì 30 gennaio 2012

Le stelle cadenti...

Ti svegli un giorno e la casa e' vuota.
La famigliola di quando eri bimbo solo un ricordo di foto e voci in eco dentro i ricordi.
Sono tutti morti e ora tu sei un uomo grande in una casa troppo piccola.
Gli amici sono caos che divora se stesso.
Le donne sono lacrime di promesse sognanti.
Il buio aiuta il sonno ma non il risveglio.
Aspetti cosa?.
La tv mente.
I giornali sono propaganda.
Internet un circo ipnotico di falsari e ingenui.
La gente?...quella vive da un pezzo nelle tenebre,abituati a vedere la luce nei posti sbagliati.
Cosa fai?.
La soluzione e' sempre la solita.
Amore.
Non l'Amore di tv,libri e parole.
L'Amore senza voce,quello della carezza ad un anima di passaggio,del sussurro senza vero significato,l'inesprimibile intimita' dell'eterno.
Un Amore verso qualcosa al sapore d'un abbraccio,fino all'ultimo orizzonte,sempre da migliore.
Perche' non dobbiamo voler essere i migliori in nessun altra cosa se non nel saper capire il mistero che ci da forza in un cosi inesprimibile brivido.
Il buio divora tutto ma le stelle rimangono.
Piccole ma in grado di attraversare i millenni e oltre ancora.

lunedì 9 gennaio 2012

Caligola



Penso a Caligola,l'imperatore romano passato alla storia per esser un pazzo.Un pazzo che voleva nominare senatore il suo cavallo.In verita' era una sua battuta ironica.Paragono' i nobili senatori a dei cavalli che adorano esser ornati di stoffe pregiate e amano avere un fiero passo nelle pubbliche strade,allora tanto vale nominare senatore il suo cavallo no?.

Era un violento spietato Caligola perche' dei suoi nemici non aveva nessuna pieta'.
Era un immenso generoso che distribui 45 milioni di sesterzi (quando la paga di un legionario era di 900 all'anno) ai cittadini di Roma.
Era un ribelle senza pari perche' tutta la vita combatté i nobili e i loro privilegi sempre e contro chiunque.

Per questi motivi aveva una guardia personale,una scorta di pretoriani.
Non troppo fedeli.
Pagati,corrotti,ottusi uomini.
Uccisero Caligola,sua moglie e la sua bambina.
Uccisero un artista,un poeta,un terrificante folle dalla brutale Bellezza.

Aveva sfidato i nobili piu' potenti del mondo.
Aveva fatto erigere una statua a sua sorella Drusilla (morta tragicamente) perche' fosse venerata al pari di Cesare e Marco Aurelio (una cosa sino allora inconcepibile!)
Aveva quella stella nel cuore che poteva renderlo,
nonostante i tanti nemici,falsari,infangatori,
solo un Eroe.
La storia lo ricorda come un folle?
Non c'e' forse sempre un briciolo di follia nel cuore d'ogni grande artista?



--->Seneca: "Nullum magnum ingenium sine mixtura dementiae fuit"
Non esiste un grande ingegno senza un po' di follia

--->Albert Camus: "Attraverso Caligola,per la prima volta nella storia,la poesia provoca l'azione e il sogno la realizza.Lui fa cio' che sogna di fare.Lui trasforma la sua filosofia in cadaveri.Voi dite che e' un anarchico.Lui crede di essere un artista."

--->Friedrich Nietzsche: "Bisogna avere il Caos in seno per partorire una stella che danzi"

Alla prossima.